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Cinque differenze culturali tra Italia e Spagna, solo cinque? No, ovviamente sono molte di più, perché nonostante i due paesi siano molto simili a livello culturale, esistono molte differenze. Io elenco le cinque differenze culturali che inizialmente mi hanno rotto gli schemi e ad un paio di loro non mi sono ancora abituata!
Hai finalmente fatto il grande passo e ti sei trasferito in Spagna! Sole, paella, flamenco… sembra un sogno, vero? Ma attenzione perché ci sono alcune sorprese in agguato. Ecco cinque situazioni che potrebbero farti sorridere… o disperare! E per rendere il tutto ancora più interessante, scopriamo insieme perché in Spagna si fanno certe cose in modo… diciamo, un po’ diverso.
1)L’ORARIO DELLA CENA. “CENARE ALLE 22:00? MA È UNO SCHERZO?”
In Italia, cenare alle 20:00 è già considerato tardi. In Spagna, invece, la cena alle 22:00 è la norma. Ma perché cenano così tardi? La risposta affonda le radici nella storia. Durante l’epoca franchista, la Spagna adottò l’orario dell’Europa centrale per allinearsi alla Germania, ma mantenne le abitudini tradizionali più tarde. Così, la giornata lavorativa si spostò in avanti, portando con sé anche l’orario dei pasti che ha reso la cena alle 22:00 una consuetudine. Un’ora che in Italia è più vicina a uno spuntino di mezzanotte!
2. ORARI APPUNTAMENTI: “MAI ARRIVARE PUNTUALI!”
Se pensavi che gli italiani avessero un approccio rilassato agli orari, preparati a rivedere le tue aspettative in Spagna. Qui, un appuntamento alle 18:00 potrebbe significare iniziare una conversazione telefonica alle 18:15, per poi uscire di casa alle 18:30. La mancanza di puntualità, però, non è sinonimo di mancanza di rispetto. È più una questione di vivere il momento con calma e senza fretta, un tratto culturale che si riflette nell’espressione “no pasa nada” (non è un problema). In fondo, perché correre quando si può arrivare con un sorriso e la tranquillità di chi sa godersi la vita?
3. RUMORE: “SILEZIO, QUESTO SCONOSCIUTO”.
Se sei abituato a un certo livello di silenzio, soprattutto nelle ore notturne, preparati a una piccola rivoluzione. Gli spagnoli amano chiacchierare, e lo fanno con passione! Questa predisposizione al rumore ha radici storiche: nelle calde notti estive, le persone si riversavano in strada per cercare un po’ di frescura e socializzare. Le strade strette dei quartieri antichi facevano da cassa di risonanza, e le chiacchiere diventavano una sinfonia urbana. Oggi, il rumore è parte integrante della vita sociale spagnola, un segno di vitalità e convivialità.
4. DARE DEL “TU” A TUTTI: “FORMALE?NO, GRAZIE!”
In Italia, passare dal “Lei” al “tu” richiede un certo grado di confidenza. In Spagna, invece, il “tu” è praticamente universale. Questa informalità può sembrare sorprendente, ma ha un fondamento culturale profondo. Dopo la dittatura di Franco, durante la Transizione alla democrazia negli anni ’70 e ’80, la società spagnola ha vissuto un processo di democratizzazione e di abbattimento delle barriere sociali. Il “tu” è diventato un simbolo di uguaglianza e apertura, riflettendo un desiderio collettivo di vicinanza e familiarità, rompendo con la rigidità del passato.
5. LINGUE UFFICIALI: “NO, NON SONO ERRORI DI ORTOGRAFIA!”
Sapevi che in Spagna non si parla solo spagnolo? In realtà, il paese è un mosaico di culture e lingue diverse, che rispecchiano una storia ricca e complessa. Il catalano, il basco e il galiziano, tra gli altri, sono lingue ufficiali nelle rispettive regioni. (A questo proposito ti lascio questo articolo: QUANTE LINGUE SI PARLANO IN SPAGNA?
Queste lingue hanno radici antiche e rappresentano l’identità e l’orgoglio regionale. Ad esempio, il basco (euskera) è una delle lingue più antiche d’Europa, con origini misteriose che risalgono a tempi preindoeuropei. Vivere in una di queste regioni significa entrare in contatto con una cultura vibrante e unica, dove il plurilinguismo è la norma e non l’eccezione.
Trasferirsi in Spagna può sembrare un viaggio in un universo parallelo, ma è proprio questo a renderlo così affascinante. Le differenze culturali che all’inizio possono sembrare strane o difficili da comprendere, diventano presto parte del tuo quotidiano, arricchendo la tua esperienza e facendoti sentire sempre più a casa. Adattarsi agli orari, ai modi di fare e alle lingue regionali non è solo una sfida, ma un’opportunità per aprire la mente e abbracciare una nuova cultura con tutte le sue sfumature. E alla fine, potresti scoprire che la cena alle 22:00, il “tu” universale e la vivacità spagnola sono esattamente ciò che ti mancava nella vita. Perché, in fondo, vivere in Spagna è un’avventura che ti conquista, un sorriso alla volta.
Se vuoi informazioni sulla vita in Spagna mi puoi contattare a: elena@fit4spain.com