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Anglicismi, italiano vs spagnolo. In questo articolo affronto il tema dei anglicismi, tanto usati nella lingua italiana e non così tanto in quella spagnola.
Vedremo cosa si intende per anglicismo, quali sono le origini di queste due lingue, quali sono le ragioni per le quali una è così affezionata agli anglicismi e l’altra li evita cercando alternative nella propria lingua. Ed infine cercheremo di analizzare il quadro generale cercando di individuare possibili scenari futuri.
COS’È UN ANGLICISMO?
Un anglicismo è un termine, una frase o una costruzione linguistica che viene adottata da un’altra lingua e incorporata nel proprio vocabolario o nella propria grammatica. Gli anglicismi possono essere parole, frasi, espressioni o concetti che originariamente appartengono all’inglese ma vengono utilizzati anche in altre lingue. Questa adozione può avvenire per una varietà di motivi, tra cui l’influenza culturale, l’uso diffuso nei media, la globalizzazione e le tendenze sociali.
ORIGINI STORICHE E LINGUISTICHE
Lo spagnolo e l’italiano, entrambe lingue romanze, condividono una storia linguistica comune che risale all’Impero Romano. Durante il corso dei secoli, il latino si è evoluto in diverse varianti regionali, che alla fine si sono sviluppate in quello che oggi conosciamo come spagnolo e italiano.
Lo spagnolo moderno ha le sue radici nella lingua castigliana parlata nella regione di Castiglia, in Spagna (vedi mio articolo, metti link). Durante il Medioevo, il castigliano si diffuse come lingua ufficiale del Regno di Castiglia e divenne la base per lo sviluppo dello spagnolo standard.
L’italiano moderno ha origine dal toscano, una delle varianti regionali del latino parlate nella regione della Toscana in Italia. Il toscano è stato reso celebre da poeti e scrittori come Dante Alighieri e Francesco Petrarca nel XIV secolo, e alla fine è diventato la base per l’italiano standard.
ADOZIONE DEGLI ANGLICISMI IN ITALIANO E SPAGNOLO
Una delle differenze più evidenti tra l’italiano e lo spagnolo è la quantità e la natura degli anglicismi. In alcuni casi, l’italiano ha adottato direttamente parole inglesi in mancanza di un termine equivalente nella propria lingua. Ad esempio, “weekend”, “business”, “marketing” e “cool” sono diventate parte integrante del vocabolario italiano. Lo spagnolo ha spesso mantenuto la propria lingua originale, adattando i concetti stranieri alle regole linguistiche spagnole. Ad esempio, “cool” diventa “chulo” o “guay”.
Vediamo come usano le parole inglesi gli italiani e come coloro che usano lo spagnolo come lingua nativa, decidono di non usarli:
“Posso accedere ai miei social col tuo computer?”
“¿Puedo entrar en mis redes sociales con tu ordenador?”
“Andiamo a fare shopping, voglio qualcosa di trendy!”
“¡Vayamos de compras, quiero algo de moda!”
Non serve fare un’analisi molto profonda, è evidente che gli italiani amano gli anglicismi. Qual è la ragione di questo amore? E perchè decidiamo di “snobbare” la nostra lingua madre ed usarne un’altra ed in molti casi sostituire un termine già esistente nella nostra lingua?
Non è facile trovare la risposta, è probabilmente un insieme di elementi storici, culturali, economici.
IMPLICAZIONI CULTURALI E LINGUISTICHE
Le differenze nell’approccio agli anglicismi tra italiano e spagnolo riflettono aspetti culturali e linguistici distinti. Mentre l’italiano ha una lunga storia di apertura culturale e commerciale con il resto del mondo, lo spagnolo è spesso associato a una forte identità culturale e linguistica.
Il futuro della lingua italiana dipenderà dalla capacità della società italiana di trovare un equilibrio tra l’assorbimento degli anglicismi e la preservazione della propria identità culturale e linguistica. È importante considerare le implicazioni culturali e linguistiche di questo fenomeno e adottare misure appropriate per preservare la ricchezza e la diversità della lingua italiana.
Mentre l’adozione degli anglicismi presenta sfide e opportunità per entrambe le lingue, è importante riconoscere le differenze nell’approccio e nell’impatto su queste lingue e adottare misure appropriate per preservare la ricchezza e la diversità delle lingue del mondo.
Lo spagnolo e l’italiano, entrambe lingue romanze, reagiscono in modo contrastante all’influenza della lingua inglese. Oltre al contesto storico, geografico e culturale, il comportamento individuale gioca un ruolo cruciale in questa dinamica. Di fronte alla pervasiva penetrazione dell’inglese in settori come l’informatica, il commercio e la pubblicità, ogni individuo deve decidere se mantenere salda la propria lingua o abbracciare gli anglicismi sempre più diffusi, a discapito della lingua madre.
Lo spagnolo ha cercato di arginare questa tendenza limitando l’adozione di prestiti linguistici o adattandoli alla propria lingua.
Al contrario, l’italiano ha accolto numerosi anglicismi, spesso per motivi di prestigio o seguendo le tendenze di moda, a scapito di termini italiani adeguati.
Nonostante la crescente presenza di anglicismi nel vocabolario italiano, vi sono coloro che lottano per ripristinare i termini italiani precedenti alla diffusione dell’inglese o propongono alternative, prendendo spunto dall’approccio spagnolo di “italianizzare” gli anglicismi.
ANGLICISMI IN ITALIANO E NON IN SPAGNOLO
Vediamo qui di seguito degli esempi di anglicismi in italiano ma non in spagnolo:
Weekend: In italiano viene utilizzato per indicare il periodo di riposo settimanale, mentre in spagnolo si utilizza più comunemente “fin de semana”.
Shopping: Termine inglese adottato in italiano per indicare l’atto di fare acquisti, mentre in spagnolo si preferisce utilizzare “compras”.
Computer: Termine inglese utilizzato in italiano per indicare un dispositivo elettronico per l’elaborazione dati, mentre in spagnolo si utilizza “ordenador” o “computadora”.
Manager: Termine inglese utilizzato in italiano per indicare un dirigente o un responsabile, mentre in spagnolo si preferisce utilizzare “gerente” o “directivo”.
In conclusione, l’atteggiamento nei confronti degli anglicismi nelle lingue romanze “sorelle”, come lo spagnolo e l’italiano, riflette una complessa interazione tra fattori storici, culturali e individuali. Mentre lo spagnolo tende a resistere all’ingresso massiccio di anglicismi, cercando di preservare la propria identità linguistica, l’italiano sembra incline ad abbracciare tali influenze, talvolta a discapito della ricchezza e della precisione della propria lingua madre.
Tuttavia, ci sono segnali di cambiamento e resistenza anche nell’ambito dell’italiano, con alcuni che cercano di ridurre l’uso degli anglicismi e promuovere un ritorno ai termini italiani tradizionali.
In ultima analisi, la questione degli anglicismi nelle lingue romanze non è solo una questione linguistica, ma anche culturale e identitaria. L’equilibrio tra adattamento e preservazione delle proprie radici linguistiche rappresenta una sfida costante per queste lingue in un mondo sempre più globalizzato.
Nel caso tu volessi approfondire questo argomento o volessi spiegazioni su un altro tema, contattami qui: Elena. Guarda anche questo articolo che ti potrebbe interessare: https://www.fit4spain.com/si-dice-spagnolo-o-castigliano/
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