I falsi amici in spagnolo, quali sono?
Capita a tutti di trovarsi in situazioni strane: pensi che una parola in spagnolo significhi la stessa cosa nella tua lingua, ma poi ti rendi conto che non c’entra niente! È quello che chiamiamo “falsi amici”. Sono parole che sembrano identiche a quelle della nostra lingua madre ma in realtà significano cose completamente diverse. E possono creare un bel po’ di confusione! In spagnolo, ce ne sono molti di questi “falsi amici” che possono ingannare. Ma non preoccuparti, qui esploreremo alcuni dei più comuni e ti darò dei consigli per non cadere nella trappola. Scopriamoli insieme!
Ne ho selezionati dieci tra i più comuni e problematici ma come puoi immaginare, ce ne sono moltissimi altri. Vediamo intanto quali sono i falsi amici in spagnolo più comuni.
FALSI AMICI IN SPAGNOLO
GAMBA
In spagnolo, il termine “gamba” può sembrare familiare a coloro che parlano italiano, poiché è la parola utilizzata per riferirsi alla “gamba” umana. Tuttavia, bisogna fare attenzione perché in spagnolo “gamba” significa “gambero”. E quindi come si dice “gamba” in spagnolo? Si dice “pierna”.
Vediamo un paio di esempi:
Que quieres comer? Unas gambas. – Cosa vuoi mangiare? Dei gamberi.
Me duele mi pierna derecha. – Mi fa male la gamba destra.
BURRO
Il termine “burro” è un falso amico per noi italiani che stiamo imparando lo spagnolo. Tutti sappiamo cosa significa “burro” nella nostra lingua. Tuttavia, in spagnolo, “burro” non indica il burro come lo conosciamo in italiano, significa “asino”. Buffo, vero? E quindi, come si dice “burro”? Si dice “mantequilla”. Vediamo degli esempi:
Que animal es ese? Es un burro. – Che animale è quello? È un asino.
Quieres que te pase la mantequilla? – Vuoi che ti passi il burro?
CALDO
In italiano, “caldo” si riferisce alla temperatura elevata o alla sensazione di calore. In spagnolo “caldo” viene tradotto con “calor”. Cosa significa quindi “caldo”? Significa “brodo”. Ecco qui degli esempi:
Hiciste tú este caldo? – L’hai fatto tu questo brodo?
Hace mucho calor – Fa molto caldo.
CARTA
In italiano, “carta” si riferisce al foglio di carta, mentre in spagnolo, “carta” significa “lettera”. Come si dice quindi “carta”? Si dice “papel”. Vediamo gli esempi:
Te he enviado una carta – Ti ho mandato una lettera.
¡No tires tanto papel! – Non buttare tutta quella carta!
LARGO
“Largo” e “lungo” sono due parole che ci traggono spesso in inganno. In italiano, “largo” si riferisce alla larghezza di un oggetto, mentre “lungo” indica la lunghezza. Tuttavia, in spagnolo, questi concetti sono invertiti. “Largo” si traduce come “ancho”, mentre “lungo” si traduce come “largo”, che si riferisce a una misura in senso longitudinale. Quindi, quando parli di qualcosa di lungo in spagnolo, devi usare “largo”. Vedaimo degli esempi:
Este mueble es demasiado largo para mi cocina – Questo mobile è troppo lungo per la mia cucina.
Este vestido es muy ancho y no me gusta. – Questo vestito è molto largo e per questo non mi piace.
ACEITE
“Olio” e “aceto” sono due parole che possono confondere chi passa dall’italiano allo spagnolo. Sappiamo benissimo cosa significa “olio” in italiano. Tuttavia, spesso ci si confonde quando bisogna tradurre questa parola allo spagnolo perchè somiglia molto alla parola “aceto”. Infatti “olio” in spagnolo si dice “aceite”. Come si dice quindi “aceto”? Si dice “vinagre”. Vediamo anche in questo caso, un paio di esempi:
Me pasas el aceite? – Mi passi l’olio?
Me gustaría añadir un poco de vinagre – Mi piacerebbe aggiungere un po’ di aceto.
EMBARAZADA
In italiano, “imbarazzata” si riferisce a una sensazione di disagio o imbarazzo, mentre “embarazada” in spagnolo sembra simile ma significa invece “incinta”. Questo può portare a situazioni imbarazzanti quando si fa confusione tra i due termini, specialmente se si cerca di esprimere un senso di imbarazzo in una conversazione in spagnolo. È importante ricordare questa differenza per evitare malintesi nelle interazioni linguistiche. Vediamo due esempi:
Estoy embarazada – Sono incinta.
Me hace sentir avergonzada no haberte reconocido– Mi imbarazza non averti riconosciuto.